Contribuisci alla costruzione del tuo percorso sanitario e consegui il massimo beneficio dalla cura
Documentarsi il più possibile sui problemi che possono interessare l'apparato respiratorio può aiutarti ad assumere una maggior responsabilità nelle tue cure mediche, a capire ed affrontare consapevolmente i problemi più o meno gravi, per poterli controllare e risolverli, e a ricevere l'assistenza e i servizi di cui hai realmente bisogno.
• Come sospettare un problema correlato all'apparato respiratorio
• Malattie in cui può essere utile una competenza specialistica pneumologica
• I farmaci nella malattie respiratorie
• Come sospettare un problema correlato all'apparato respiratorio
La respirazione rappresenta una funzione basilare per l'organismo umano; mantenere una buona condizione dell'apparato respiratorio è indispensabile per garantire una buona qualità di vita e una longevità sana e attiva.
Vi sono molti sintomi che possono essere indicativi di problemi respiratori. I più comuni sono:
- tosse
- espettorato
- respiro affannoso o ansimante
- respiro corto
- dispnea
- percezione di rumori durante il respiro
- sensazione di costrizione toracica
- dolore toracico
- presenza di sangue nell'espettorato
- russamento e disturbi respiratori del sonno
- episodi di infezioni respiratorie specie se ricorrenti o persistenti
Questo rappresenta solo un elenco dei principali sintomi e segni clinici che debbono far sospettare un problema respiratorio, ognuno di essi richiederebbe un'estesa trattazione.
Ma quali sono i punti principali che il paziente deve tener presente?
- la mancanza di respiro e altri sintomi sopra elencati possono essere segno di malattia respiratoria
- per verificarlo è necessario consultare il medico
- ognuno dei sintomi respiratori elencati, se insorto rapidamente, se persiste o se è particolarmente importante, deve indurre ad un controllo medico in tempi rapidi
- la raccolta dei dati riferiti dal paziente, la visita e gli esami funzionali o di laboratorio appropriati possono confermare o meno la presenza della malattia e consentire di identificarla
- un ritardo nella diagnosi comporta un ritardo nell'inizio del trattamento con conseguenti possibili alterazioni irreversibili polmonari e, per alcune patologie, anche cardiache. Una diagnosi precoce è pertanto fondamentale.
• Malattie in cui può essere utile una competenza specialistica pneumologica
Lo specialista pneumologo ha le conoscenze, le competenze e l’esperienza per diagnosticare e trattare le seguenti principali malattie polmonari o disturbi respiratori:
- bronchite acuta
- bronchite cronica semplice (non ostruttiva)
- asma
- polmonite
- interstiziopatie e fibrosi polmonari
- enfisema polmonare
- broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- bronchiectasie
- ipertensione arteriosa polmonare
- OSAS (sindrome dell' apnea ostruttiva legata al sonno)
- tubercolosi
- malattie respiratorie da lavoro (asbestosi, mesotelioma, silicosi, fibrosi polmonare, asma, bronchite ecc.)
- insufficienza respiratoria
Vi sono molte malattie che interessano i polmoni e causano sintomi respiratori.
Nonostante le molte varietà, per le malattie polmonari possono essere sostanzialmente individuati tre principali gruppi: le malattie restrittive, che riducono il volume dei polmoni, le malattie che interessano i vasi polmonari e le malattie ostruttive che rendono difficoltosa l’espulsione dell’aria dai polmoni. Le malattie appartenenti a quest’ultimo gruppo sono di gran lunga le più comuni.
Fatta eccezione per l’asma, le malattie ostruttive tendono a causare difficoltà respiratoria soprattutto in persone ultraquarantenni e, per questo, il paziente attribuisce troppo spesso il respiro corto o affannoso all’età o alla mancanza di esercizio fisico, non consulta il medico e la diagnosi può essere pericolosamente ritardata.
• I farmaci nella malattie respiratorie
Le categorie di farmaci
Molti pazienti affetti da patologie respiratorie devono assumere dei farmaci per migliorare la loro condizione di salute. Per trattare i vari tipi di malattie polmonari vengono usati diversi medicamenti; i più utilizzati per le più frequenti patologie respiratorie appartengono alle seguenti categorie:
- antibiotici
- broncodilatatori
- teofillinici
- antistaminici
- antileucotrenici
- mucolitici
- cortisonici
- citostatici
- ossigeno
- vasodilatatori polmonari
Questi farmaci, sia singolarmente che in associazione, vengono impiegati nella cura di quasi tutte le malattie respiratorie più frequenti.
Scegliere la via di somministrazione
La stragrande maggioranza di queste classi di farmaci può essere utilizzata secondo più vie di somministrazione (via parenterale - intramuscolo ed endovena-, via orale, via inalatoria). I farmaci per via inalatoria possono essere somministrati con vari dispositivi come nebulizzatori, erogatori di polveri secche (DPI), erogatori pressurizzati predosati (pMDI) sia di tipo non extrafine che extrafine; possono inoltre essere somministrati in associazione fissa o come singoli medicamenti.
Questa ampia gamma di scelte aumenta esponenzialmente le modalità di approccio terapeutico alle malattie respiratorie. Ogni medicina è studiata per svolgere un compito preciso ed aiutare l’apparato respiratorio ad un funzionamento più efficiente nelle malattie sia in fase acuta che di cronicità. Il medico deciderà, pertanto, quali medicine sono necessarie in base alla storia clinica, ai dati emersi nella visita, ai risultati dei test di funzionalità respiratoria e agli esami di laboratorio.
I vantaggi della via inalatoria
I farmaci per uso inalatorio presentano molteplici vantaggi che inducono a preferirli nella terapia delle malattie respiratorie. In primo luogo, con tale modalità, è possibile ottenere importanti effetti terapeutici con dosi decisamente inferiori rispetto a quelle necessarie quando si utilizza la via sistemica.
Un farmaco, preso per bocca, deve entrare nell’apparato digerente per poi essere assorbito, passare nel sangue e raggiungere i polmoni. Il medicinale può dare disturbi o effetti collaterali a carico dello stomaco, ma anche di molti altri organi attraversati prima di arrivare all’apparato respiratorio.
Portare la sostanza farmacologicamente attiva direttamente sull’organo bersaglio presenta, pertanto, due rilevanti conseguenze: da un lato un aumento della concentrazione locale della stessa, dall’altro una netta riduzione degli effetti farmacologici indesiderati soprattutto a livello dell’intero organismo.
La terapia personalizzata
I trattamenti e i farmaci disponibili per le principali malattie respiratorie sono in continua evoluzione e ne vengono sviluppati di sempre più nuovi, perfezionati e selettivi; dovrebbero essere migliori dei medicamenti precedenti per minori effetti collaterali, maggiore durata di azione, maggiore manegevolezza e facilità d’uso. Pur tenendo presente che farmaco “nuovo” non significa necessariamente farmaco “più efficace” alcuni di questi farmaci possono essere migliori per il singolo paziente.
Una terapia personalizzata oggi vuol dire cercare di comprendere, sulla base delle caratteristiche del paziente, quale sia il tipo di farmaco che ha una maggiore probabilità di essere efficace, quale sia la dose e quale la modalità di somministrazione che ha una maggiore probabilità di far raggiungere l’obiettivo di salute prefissato.